È ripresa questa mattina, 21 gennaio, al Palazzo di giustizia di Caltanissetta l’udienza del nuovo processo per depistaggio a carico dei poliziotti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli, accusati di aver testimoniato il falso, in qualità di testi, durante il primo processo sullo sviamento delle indagini sulle stragi di via D’Amelio.
Il pm Pasquale Pacifico ha sollevato una causa di incompatibilità per quanto riguarda la composizione del collegio giudicante in quanto il presidente Alberto Davico era giudice a latere proprio nel primo processo sul depistaggio delle indagini di via D’Amelio.
«Allo stato - ha detto il pm Pasquale Pacifico - è una incompatibilità potenziale visto che non è stata depositata la sentenza d’appello. Ritengo dunque che forse possa sussistere una causa di incompatibilità o quanto meno l’opportunità di un differimento in attesa del deposito delle motivazioni per meglio valutare eventuali profili di incompatibilità». Alla richiesta del Pm si sono associati anche gli avvocati della difesa Giuseppe Seminara, Giuseppe Panepinto e Maria Giambra.
Il giudice Davico ha replicato: «Con un provvedimento del 13 gennaio 2025 il presidente del tribunale ha rigettato la richiesta di astensione proposta da questo presidente non ravvisando ragioni di incompatibilità. Visto che le parti hanno sollevato una questione tecnica sulla quale è stato emesso provvedimento formale lo comunico per una questione mia di trasparenza nell’ambito di un procedimento delicato. Quindi diventa una questione di mera opportunità».
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