
«Rideterminare la pena inflitta all’ex giudice Silvana Saguto in otto anni e due mesi di reclusione» ed «estendere la confisca per equivalente già disposta in primo grado fino alla concorrenza di 6.035.472, 72 euro a Gaetano Cappellano Seminara». È la richiesta avanzata dalla Procura generale di Caltanissetta, presente in aula col procuratore generale Fabio D’Anna e il sostituto Fabio Bono, a conclusione della requisitoria del nuovo processo d’appello all’ex giudice Saguto accusata di corruzione per l’amministrazione dei beni confiscati.
In primo grado era stata condannata a 8 anni e 10 mesi, ma la Cassazione ha poi rinviato gli atti a Caltanissetta per rideterminare le pene perché alcuni reati contestati sarebbero già prescritti.
La Procura generale di Caltanissetta ha anche chiesto sei anni e un mese per Lorenzo Caramma, marito della Saguto, due anni e otto mesi per il tenente colonnello Rosolino Nasca, quattro anni per il commercialista Roberto Santangelo, sei anni e otto mesi per il professore Carmelo Provenzano e sei anni e nove mesi per l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara.
Caricamento commenti
Commenta la notizia