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Salvini in Sicilia: «L'inchiesta su Galvagno? Dico agli inquirenti di fare in fretta. A breve convocherò la cabina di regia sulla crisi idrica»

Matteo Salvini, ministro dei trasporti e leader della Lega durante le dichiarazioni di voto sul Ddl autonomia differenziata nell’aula del Senato, Roma, 23 gennaio 2024. ANSA/FABIO FRUSTACI

«Non mi fate giudicare quello che non conosco sufficientemente. Non uso le inchieste per fare battaglia politica, a Milano come a Palermo. L’unica cosa che chiedo agli inquirenti è fate in fretta, se c'è qualcosa che deve affiorare che affiori velocemente perché la cosa peggiore, lo dico da indagato e processato per anni, è non sapere. Per me sono innocenti fino a prova contraria sia a Palermo e sia Milano». Così il vice premier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, rispondendo ai cronisti sull'inchiesta della Procura di Palermo che coinvolge il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, e l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata, entrambi di Fratelli d’Italia, indagati per corruzione.

«Poi mi auguro che si rivelino tutti innocenti, perché io non sono uno di quelli che gode quando qualcuno finisce nei guai o in galera. Mi auguro che a Palermo e a Milano dimostrino la loro
innocenza», aggiunge.

«Non si recuperano in pochi mesi decenni di distrazioni sul problema della siccità: 800 milioni di euro d’investimenti sono uno sforzo notevole. Quando sono arrivato al ministero ho trovato dighe ferme da 40 anni. Per i miracoli non sono ancora attrezzato. Però l’emergenza idrica in Sicilia è una mia priorità. Convocherò personalmente un’altra seduta della cabina di regia sulla emergenza prima della pausa estiva dei lavori del parlamento, quindi tra fine luglio e inizio agosto».

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