CALTANISSETTA. Fumata grigia per l'apertura del museo delle Vare. I proprietari dei famosi gruppi si sono limitati a prendere visione della convenzione preparata dall'avvocato Francesco Panepinto mostrando ampia condivisione per un atto che rappresenta un pò l'ultimo tassello per il trasferimento all'ex Gil. L'associazione «Giovedì Santo» convocata dal presidente Roberto Morgana ha deciso di prendere ulteriore tempo. «Ci siamo aggiornati alla prossima settimana - ha detto Morgana - in modo tale che ogni socio avrà la possibilità di valutare attentamente ogni aspetto della convenzione e, se il caso, proporre modifiche o variazioni al testo originario. In ogni caso la convenzione ci tutela ampiamente e la nostra disponibilità al dialogo è ampia».
Nella convenzione - ed è l'aspetto più importante - i detentori vengono definiti proprietari e il contratto prevede l'affidamento delle Vare per cinque anni, ovviamente rinnovabili. All'assemblea ha preso parte anche l'assessore alla Cultura (nonchè vicesindaco) Marina Castiglione in rappresentanza del Comune detentore di uno dei sedici gruppi (il Sinedrio) e quindi direttamente interessato ad una vicenda che si trascina ormai da troppo tempo. Dopo aver visionato la planimetria con la disposizione delle Vare all'interno di quello che sarà il museo l'assessore Castiglione ha dichiarato: «Non credo sia una struttura nata per accogliere beni statuari così monumentali. Certo il colpo d'occhio sarà straordinario, ma lì dentro le Vare respirano poco ed ho la netta sensazione che non si possa vedere la tridimensionalità. Ho fatto notare che attualmente l'interesse superiore della città è l'apertura del museo che deve essere prevalente su tutto e in tutti ho visto un interesse propositivo».
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