CALTANISSETTA. «E gridammu tutti, viva lu principi San Micheli Arcangelu». Sarà l'urlo liberatorio e caratterizzante dei cento portatori scalzi al passaggio del santo patrono fra due ali di folla.
Oggi è San Michele e la città rende il doveroso tributo al principe delle milizie celesti rinnovando fede e devozione, vecchie di secoli.
Chiudono scuole e uffici, dal pomeriggio si fermeranno le attività commerciali per l'evento più amato dai nisseni, ma è il giorno in cui il popolo si riversa massicciamente in centro storico per ammirare un simulacro bellissimo, carico di storia e di leggenda, al quale come ogni anno verranno affidate speranze di riscatto di una città ormai piegata dalla crisi.
È festa grande nel capoluogo e sarà una giornata lunghissima scandita dai colpi di cannoni (dovrebbero essere ventuno, ma ieri ne sono stati sparati pochissimi) ma soprattutto da una serie di eventi, liturgici e non.
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