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L’Ultima Cena all’Expo tra selfie e... pietanze religiose

La presenza del maestoso gruppo realizzato dai fratelli Biangardi, ha fatto da sfondo ad una conferenza su cibo e devozione nel capoluogo

CALTANISSETTA. Penultimo giorno di esposizione dell'Ultima Cena all'Expo e successo crescente - a livello di visitatori - per il maestoso gruppo dei Biangardi la cui presenza ha fatto da sfondo ad una conferenza su cibo e devozione a Caltanissetta.

In una rassegna universale dove un pizzico di nissenità è stata garantita anche dai volontari dell'accoglienza (fra questi Antonio Rossano, un nisseno che vive e lavora al nord) per i quali l'esperienza all'Expo resterà qualcosa di indimenticabile, la grande Vara del giovedì santo ha calamitato l'attenzione di piazzetta Sicilia. A Milano, con il vicesindaco Massimiliano Centorbi, è presente l'assessore alla Cultura Marina Castiglione la cui conferenza su cibo e devozione ha suscitato grande interesse.

Nella veste di studiosa di etnodialettologia ha rilevato come la nostra città conservi molti usi familiari e collettivi espressione di questo legame. «Vivi e morti, uomini e santi, relazioni e comunioni - ha detto - si coniugano intorno ad una mensa che esalta alcuni momenti temporalmente definiti: Natale, Pasqua, San Giuseppe, Santa Lucia, Santa Rita, San Biagio, San Martino. In alcuni casi Caltanissetta offre alcune peculiarità: è il caso delle Spine Sante e delle Crocette di Pasqua recentemente portate alla conoscenza della città grazie allo studio di Alessandro Barrafranca, alla manifattura di Lillo Defraia e all'entusiasmo del comitato di quartiere Santa Croce.

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