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Sanremo, la nissena «Miele» corona un grande sogno

Ventisei anni, ed un amore incondizionato per la musica, una passione nata a 16 anni tra le canzoni di Lucio Dalla, che scandivano gli interminabili viaggi in auto con i genitori Michele e Michela

Miele

CALTANISSETTA. «Alla paura del debutto, al tremore dell’esordio ma tra la partenza e il traguardo nel mezzo c’è tutto il resto e tutto il resto è giorno dopo giorno è silenziosamente costruire e costruire è potere e sapere, rinunciare alla perfezione».

Sono i versi di una nota canzone di Niccolò Fabi «Costruire» a fare da colonna sonora a quello che rappresenta il coronamento di un sogno per la nissena Manuela Paruzzo in arte «Miele» quello di fare la cantante. Appena tornata da San Remo, dopo aver passato le selezioni di «Area San Remo», il programma televisivo condotto da Carlo Conti, con la consapevolezza che presto ritornerà a calcare il palco dell’Ariston rappresentando la categoria dei giovani sulle note di «Mentre ti parlo» il brano che porterà in gara il prossimo 9 febbraio per la 66esima edizione del Festival della canzone italiana.

Ventisei anni, ed un amore incondizionato per la musica, una passione nata a 16 anni tra le canzoni di Lucio Dalla, che scandivano gli interminabili viaggi in auto con i genitori Michele e Michela che hanno da sempre accompagnato Miele, il cui nome d’arte altro non è che l’unione dei loro nomi, a seguire il proprio sogno, le proprie emozioni. Ed è per questo motivo, infatti che Manuela ha loro dedicato la canzone in gara a San Remo Giovani, una canzone che parla del rapporto genitori-figli.

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