CALTANISSETTA. Con la consueta, solenne processione la città rende omaggio al suo santo protettore. Che sia un momento di festa è stato sottolineato, già da venerdì mattina, dallo sparo di ventun colpi di cannone a salve (petardi pesanti). I nisseni ricordano l'apparizione di San Michele avvenuta nel sito dove successivamente vennero edificati santuario e convento dei cappuccini. Narrano le leggende che nel 1625 (era l'8 maggio) l'arcangelo apparve a Frà Francesco Giarratana mentre salvava la città dalla peste che mieteva vittime in tutta l'isola. Un miracolo, o forse un segno del destino, dalla eco vastissima in città. E i nisseni, riconoscenti, elevarono il santo a patrono della città mantenendo comunque inalterate fede e devozione verso il Signore della Città fino allora protettore della città. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DI CALTANISSETTA DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE