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Gela, nuove scoperte archeologiche: trovati resti di vasellame e un Satiro

Le Mura Timoleontee

Nuovi reperti archeologici sono emersi durante la campagna di scavo avviata nell’area archeologica delle Mura Timoleontee a Gela. Le mura timoleontee rappresentano l’unico esempio al mondo di fortificazione militare di età greca in mattoni crudi. In quel sito per un mese, sotto il coordinamento della Soprintendenza di Caltanissetta diretta da Daniela Vullo, hanno scavato 56 studenti di tre università.

Due le aree indagate: una si presume sia riferibile ad un piccolo santuario, l’altra invece ad un ambiente di tipo artigianale. Entrambi sono di età ellenistica cioè IV - III secolo a.C.. Uno dei muri di mattoni crudi riportati alla luce ha la particolarità di avere alla sommità dei cunei triangolari. Semplici decorazioni o un mezzo per il passaggio dell’aria? Un nodo da sciogliere perchè si tratta di una tipologia senza precedenti.

Esposti alcuni dei reperti ritrovati tra cui vasellame per cucinare, vasellame da mensa, lucerne, pesi. Ma è stata trovata pure la testa fittile di Demetra e un Satiro. Tutti reperti di età ellenistica. I ritrovamenti archeologici sono avvenuti nell’ambito dell’International Archeo Camp 2019, che vede coinvolte le università di Malaga e Cadice (in Spagna) e quella di Coimbra in Portogallo, è stato voluto fortemente da Eni e dal Comune, grazie anche ai finanziamenti delle università e dei fondi europei.

A coordinare il progetto internazionale è Lourdes Giròn Anguiozar, ricercatrice del Centro studi Archeologia, Arte e Patrimonio de Coimbra con la stretta collaborazione del gelese Giuseppe La Spina, presidente di Micos, cioè il Mediterranean International Centre of studies. La ricercatrice ha illustrato gli importanti ritrovamenti nel sito archeologico gelese. «Abbiamo voluto dare un piccolo contributo per riportare alla luce un patrimonio unico - ha detto Francesco Franchi, presidente della Raffineria di Gela - Gela ha una ricchezza di reperti unici. Il mio sogno è quello di convincere la mia azienda a finanziare un programma di scavi affinchè il patrimonio archeologico diventi la nuova industria della città». (AGI)

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