GELA. Boccata d’ossigeno per i 119 lavoratori del consorzio di bonifica. Il governo regionale ha erogato loro due delle otto mensilità arretrate.
Nonostante l’invio delle somme spettanti, rimane lo stato di agitazione del personale anche nel periodo natalizio. Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil, confermano il disagio manifestando le loro preoccupazioni. I lavoratori, infatti, devono comunque garantire i servizi. Si spera nello sblocco di tutti i pagamenti in vista del nuovo anno.
Negli scorsi giorni i lavoratori avevano occupatola sede di via Marconi del consorzio di bonifica retto da Vincenzo Caruso. La situazione di crisi si trascina da otto mesi a causa della mancanza di una delibera da parte della Regione.
“C’è uno stato di malessere dovuto a una riduzione del budget annuale – aveva ammesso il direttore Caruso - Le risorse che daranno non soddisferanno tutto il personale. Per i meccanismi virtuosi che generano economia occorrerebbe una maggiore attenzione della classe politica. Manca una delibera di giunta regionale che dovrebbe ripartire le risorse assegnate e previste in finanziaria dal decreto dell’assessorato al lavoro”.
Sulla vicenda, era intervenuta Giovanna Cassarà, assessore all’Istruzione, ottenendo telefonicamente delle rassicurazioni direttamente dal governatore Rosario Crocetta per interrompere gli 8 mesi di ritardo dei pagamenti lamentati dai lavoratori del consorzio di bonifica. Durante l’incontro con l’assessore
Giovanna Cassarà era presente anche Giuseppe Arancio, deputato all’Assemblea regionale siciliana in quota Pd e i sindaci dei comuni di Gela, Niscemi, Licata e Butera.
Gela, al Consorzio di bonifica in arrivo due delle otto mensilità arretrate
Nonostante l’invio delle somme, i 119 dipendenti hanno deciso di non revocare lo stato di agitazione
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