GELA. «Gela volta pagina, cancella la nomea di città inquinata e costruisce il suo sviluppo economico con l'industria eco-compatibile, il rilancio della bio-agricoltura e l'incentivazione dei flussi turistici che troveranno nell'archeologia e nella storia il volano della ripresa alla parola d'ordine 'rivalutare il passato per costruire il futurò». Lo ha detto il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, nel corso di una conferenza stampa, tenuta a Gela nel museo archeologico regionale. Crocetta ha illustrato un nutrito programma di iniziative che intende fare dell'antica Acropoli di Gela un «unicum» mondiale del turismo grazie a un investimento di 40 milioni di euro che si aggiunge a quelli già deliberati in passato.
Il presidente della Regione ha annunciato la fedele ricostruzione «filologica», non hollywoodiana, ma ricca di dettagli e dei colori originali dell'epoca, del tempio «G» dedicato ad Athena, di cui rimane una sola colonna nella collina dell'acropoli. Un gruppo di lavoro, scientifico, composto da studiosi di levatura nazionale e internazionale, sta per insediarsi allo scopo di determinare il progetto esecutivo dell'opera. Crocetta intende poi realizzare a Gela, prima città liberata dagli alleati dal giogo nazi-fascista, il «museo dello sbarco» perchè non sia solo la Normandia a rivendicare l'avvio del processo di liberazione dell'Europa nella seconda guerra mondiale.
Anche questa struttura dovrebbe sorgere nella zona dell'Acropoli, a fianco al museo (già finanziato) della «Nave Arcaica» recuperata dopo 2.600 anni nei fondali del mare di contrada «Bulala». Grandi flussi di visitatori potrebbero giungere a Gela grazie anche ad una campagna di informazione e di pubblicità dei siti. Infine, il governatore ha auspicato una ripresa delle campagne di scavo alla ricerca della Gela greca (che lui ha definito la New York del mondo antico per via della sua popolazione dell'epoca che superava i 60 mila abitanti) ma anche della Gela rinascimentale federiciana.
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