GELA. «Si accelerino le procedure per la stipula dell'Accordo di Programma per disciplinare gli interventi relativi alla riqualificazione delle attività industriali e il recupero ambientale dell'area di crisi industriale complessa di Gela». L'appello, rivolto al prefetto di Caltanissetta, arriva dai segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania.
«Il riconoscimento dell'Area di Crisi Industriale Complessa di Gela, firmato a inizio maggio dal Ministro dello Sviluppo Economico - spiegano i sindacati - ha avviato il percorso iniziato con il Protocollo d'intesa di novembre 2014 tra Governo, Regione, Sindacati, Comune di Gela ed Eni, che porterà ad una profonda revisione del modello industriale del sito produttivo di Gela e alla definizione del conseguente piano di riconversione dell'intera area. Oggi manca lo strumento operativo, l'Accordo di Programma, affinchè possano partire gli investimenti e si possano impiegare le risorse a salvaguardia dei livelli occupazionali. Appare dunque urgente - sottolineano Giudice, Gallo e Castania - definire l'Accordo complessivo che consentirà la bonifica e il riutilizzo delle aree dismesse sulle quali c'è già la disponibilità di investimenti privati. Ad oggi - concludono - questa è l'unica prospettiva di futuro e sviluppo per migliaia di lavoratori, poichè rappresenta una prospettiva di speranza per un territorio tristemente martoriato».
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