CALTANISSETTA. L'ombra della crisi si allunga sul Consorzio di Bonifica del Salito di via Boccaccio. Una grave recessione che ha indotto i lavoratori a dare vita ad un’assemblea permanente per rivendicare il pagamento delle mensilità arretrare. Sono in tutto una cinquantina di dipendenti tra impiegati, dirigenti e operai che dal mese di settembre attendono i pagamenti che non arrivano per le pesanti decurtazioni da parte della Regione la quale ha ridotto i contributi fino al sessanta per cento, preannunciando anche ulteriore tagli, con il dichiarato obiettivo di azzerare i contributi in favore dell'ente.
È comunque una crisi ed una situazione che sta coinvolgendo tutti i consorzi di bonifica della Sicilia dove, a macchia di leopardo, sono in corso proteste e scioperi da parte delle maestranze. Nel dettaglio sono interessati una ventina di operai ed una trentina di impiegati che gestiscono una rete idrica rurale di circa quattrocento chilometri in tutta la provincia, la qual cosa potrebbe avere delle serie ripercussioni nei prossimi giorni sull'intero comparto agricolo approvvigionato in massima parte dal Consorzio del Salito che opera da diverso anni nei territorio agricoli dei comuni della provincia con maggiore concentrazione nella zona Nord del nisseno. Tre giorni, e oggi quattro, di assemblea permanente allo scopo di rendere corresponsabile il governo della Regione della grave crisi finanziaria che impedisce all'ente consortile di operare con mezzi adeguati e personale.
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