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Lotta alla povertà, al via la nuova social card a Caltanissetta

CALTANISSETTA. In arrivo la Social card da parte del distretto socio sanitario n.8 che comprende i comuni di Caltanissetta e del Vallone, relativamente alla somme che sono state accreditate dalla Regione relativamente al Piano di Zona. La Social card è rivolta a nuclei familiari che versano in condizione di estremo disagio economico ed è destinata all'acquisto di generi alimentari, prodotti farmaceutici e parafarmaceutici ed ai pagamenti dei canoni periodici relativi alle utenze di acqua, luce e gas.

La Social Card è concessa dal Comune di Caltanissetta per un periodo di dodici mesi nell’ambito delle risorse finanziarie, ex legge 328, da parte della Regione. Nella pianificazione degli interventi inclusi nel predetto Piano di zona, a suo tempo approvato dai sindaci dei comuni, è stato inserito il progetto «Social Card famiglie indigenti» il cui obiettivo resta quelle di sostenere le famiglie che versano in condizioni di estremo disagio economico. Adesso bisognerà procedere alla individuazione dei beneficiari per la formazione di una graduatoria unica, suddivisa per tre fasce di utenza, degli aventi diritto, con l’acquisizione delle istanze di ammissione corredate da attestazione Isee che non può essere superiore ai cinque mila euro all’anno.

La Social card può essere richiesta dai cittadini residenti nel comune del distretto purchè in presenze dei requisiti previsti e primo fra tutto quello relativamente al limite Isee. Nello specifico saranno individuate tre fasce di utenza: la fascia A, B e C. Nella fascia sono compresi i cittadini che vivono soli il cui valore della Card sarà di 240 Euro; nella fascia B le famiglie senza figli, il cui valore della Social card sarà di 360 euro ed infine quella della fascia che sono le famiglie residenti con uno o più figli a carico il cui valore della card sarà di 600 euro. Qualora nell'ambito di una specifica fascia di utenza non si raggiunga la soglia percentuale prestabilita, le risorse finanziarie rimanenti saranno ridistribuite in eguale misura, al 50 per cento alle fasce rimanenti.

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