GELA. Con la premiazione delle migliori tesine finali, tra quelle elaborate dai 200 studenti partecipanti, si è conclusa alla raffineria di Gela la prima edizione del progetto «Alternanza Scuola-Lavoro», che fa riferimento alla legge sulla «Buona scuola» e si inserisce nel protocollo d'intesa tra governo ed Eni «per promuovere la piena integrazione tra impresa e istituzioni scolastiche».
L'iniziativa, organizzata e gestita da Eni Corporate University, è stata inaugurata il 3 maggio e ha visto il coinvolgimento degli studenti del terzo anno di cinque istituti superiori di Gela che per due mesi hanno avuto la possibilità di far seguire la pratica alla teoria d'aula, partecipando alla conduzione dei processi produttivi in fabbrica. Nelle sessioni formative sono state trattate tematiche tecniche e gestionali Eni e workshop di orientamento.
Oltre alla raffineria, le visite in campo hanno riguardato gli impianti Enimed e il Safety Competence Center, il centro nazionale di eccellenza dell'Eni sulla sicurezza aziendale, attivo a Gela dal 2015. In un video di 4 minuti, ciascun gruppo scolastico ha sintetizzato la propria esperienza, guardando al futuro con proposte e suggerimenti. A 20 studenti dell'ultimo anno dell'istituto tecnico industriale Emanuele Morselli è stato deciso di offrire un contratto biennale di apprendistato di primo livello.
Il successo della prima edizione ha indotto l'ente nazionale idrocarburi a estendere, per il prossimo anno, l'iniziativa ad altri comuni della Sicilia, sulla base di un protocollo firmato con l'ufficio scolastico regionale. A livello nazionale, il progetto «scuola-lavoro» organizzato dall'Eni coinvolgerà 1.500 studenti nei prossimi due anni, nei vari siti energetici dell'azienda.
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