GELA. «Caro Babbo Natale, per quest'anno volevamo chiederti di aiutarci a concretizzare un nostro sogno, quello di avere un porto funzionale». Inizia così la lettera scritta dai componenti del «Comitato del porto di Gela», che si sono rivolti provocatoriamente a Santa Klaus «visto che la politica non riesce a risolvere i problemi - spiegano - e considerato che la burocrazia li aggrava con i suoi ritardi».
Lo scalo marittimo in questione è il piccolo porto-rifugio, inagibile da anni a causa dell'insabbiamento dei fondali e mai riattivato malgrado venga utilizzato dai pescatori, dai mezzi marittimi a sostegno dell'attività portuale del petrolchimico di Gela e dalle imbarcazioni da diporto. La soluzione che sembrava vicina ha trovato altri intoppi. Ed allora i rappresentanti del Comitato, diretti dal loro presidente, massimo Livoti, chiedono in particolare a Babbo Natale che illumini l'illustre «concittadino, nonchè presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, perchè si impegni ancora di più per concludere le procedure burocratiche volte all'avvio dei lavori nel porto di Gela». Il loro auspicio è «che per la stagione estiva 2017 il nostro porto possa essere già nelle condizioni ottimali per la sua regolare funzionalità».
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