Sono contrari allo stop dei cantieri sulle statali 640 e 121 e al blocco dei pagamenti a favore delle aziende, determinati dallo stato di crisi dichiarato della Cmc. Per questo, oggi, a Caltanissetta, la Cna, numerosi sindaci dei Comuni nisseni e agrigentini, l’Assessore regionale alle Infrastrutture e il Vescovo di Caltanissetta hanno partecipato ad una manifestazione che si è snodata lungo le strade di Caltanissetta
Per la CNA erano presenti all’iniziativa il segretario regionale Piero Giglione, i segretari provinciali di Agrigento e Caltanissetta, Claudio Spoto e Pasquale Gallina, e il presidente del capoluogo nisseno, Giovanni Manduca.
“Non facciamo mai mancare il nostro apporto alle imprese - dichiara Giglione -, siamo al loro fianco, così come accadde un paio di anni fa quando, sempre con la Cmc, affrontammo e portammo a soluzione una vertenza simile. Adesso il problema ritorna, con proporzioni più accentuati. E noi ci siamo, per evitare che l’indifferenza delle Istituzioni determini ferite laceranti e mortali nel tessuto produttivo siciliano, già provato da mille emergenze, a partire proprio dalle infrastrutturale viarie".
La Cna apprezza "le parole pronunciate dal Pastore della Chiesa nissena e dall’Assessore Falcone, il quale ha riferito che, a seguito di incontri, vertici e interlocuzioni, il primo di marzo il cantiere sulla 640 riaprirà i battenti. Anche attraverso l’esecuzione dei lavori affidati direttamente dall’Anas alle stesse aziende subappaltatrici di primo livello, garantendo loro il pagamento diretto".
"Mentre per l’erogazione delle somme pregresse, al centro del contenzioso, qualora la situazione non si dovesse sbloccare, la Regione - continua il segretario regionale -, secondo quanto dichiarato da Falcone, si costituirebbe in giudizio. Noi, come CNA, siamo pronti a sostenere anche l’altra proposta avanzata dall’Assessore, cioè spingere il Governo nazionale, così come si é fatto in precedenza a favore delle banche, a varare una norma 'salva imprese'".
La Cna ha fatto sapere che vigilerà.
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