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Gela, licenziati due dipendenti al porto: scatta la protesta

Il licenziamento di due dipendenti, a Gela, ha fatto scattare la proclamazione dello stato di agitazione nazionale da parte di tutta la categoria delle guardie ai fuochi che operano al porto. Ad annunciarlo il segretario nazionale della Filt Cgil, Natale Colombo. Si tratta di due lavoratori della ditta Archimede che al porto di Gela gestisce il servizio di guardie ai fuochi, definendolo «un atto grave, irresponsabile ed inconcepibile in questa fase emergenziale del Paese e nel mancato rispetto delle specifiche limitazioni sui licenziamenti contenute nel decreto governativo».

«A nulla - riferisce il segretario nazionale della Filt Cgil - sono valse le interlocuzioni avviate immediatamente per un ravvedimento, considerando anche che i fatti contestati risalgono a febbraio scorso. Mai avremmo immaginato che l'amministratore della società Archimede, in quanto anche vicepresidente dell'Angaf, l'associazione nazionale di categoria delle guardie ai fuochi, potesse, in questa fase così delicata, calpestare le regole con irriverenza e tracotanza al punto di far saltare la precaria serenità con cui anche questi lavoratori della filiera dei trasporti continuano a garantire le proprie prestazioni per la sicurezza delle lavorazioni del polo petrolchimico di Gela».

L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.

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