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Far ripartire l'economia a Gela, parte il confronto sindacati-politici

Le attenzioni adesso sono rivolte tutte alla «Fase 2» perché ci si chiede come riaccendere i motori in un territorio dove, ancor prima del coronavirus, la situazione occupazione era drammatica. Adesso si guarda avanti, si cercano soluzioni per rialzarsi.

Proposte, idee, iniziative che sono state al centro di un confronto in videoconferenza, tra i rappresentati sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, rappresentati rispettivamente da Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania e i consiglieri di opposizione Paola Giudice (Indipendente di Sinistra), Virginia Farruggia (M5S), Salvatore Scerra e Gabriele Pellegrino (Avanti Gela), Giuseppe Spata ed Emanuele Alabiso (Lega) e Sandra Bennici (Fratelli d'Italia).

Nella consapevolezza che non esiste una bacchetta magica, nel corso dell'incontro è emersa la necessità di evitare, in questo momento, qualunque tipo di divisione tra forze politiche e parti sociali, nella certezza che solo insieme si può avere la forza di fare sopravvivere e rigenerare un territorio già pesantemente gravato e, non a caso, ultimo, per qualità della vita, tra le province italiane.

Tra le proposte avanzate, quella di «costituire un fondo, definire un regolamento d'accesso con specifica motivazione chiamando in causa il Comune che deve fare la sua parte», spiegano sindacati e consiglieri di opposizione.

L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.

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