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Sicurezza sul lavoro, a Caltanissetta irregolarità nell'80 per cento delle aziende

La prefettura di Caltanissetta

Un confronto in Prefettura a Caltanissetta per fare il punto sui controlli, effettuati nel primo semestre dell’anno, in seguito alla sigla del protocollo sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e contrasto al lavoro irregolare. Alla riunione, presieduta dal prefetto Chiara Armenia, hanno partecipato i vertici provinciali delle forze dell’ordine e i rappresentanti del comando provinciale dei vigili del fuoco, dell’Inps, dell’Inail, dell’Ispettorato del Lavoro e dello Spresal.

Sono state in particolare rafforzate le attività ispettive nelle aziende del territorio, con particolare riferimento al settore dell’edilizia e dell’agricoltura, riscontrando irregolarità e violazioni di varia natura delle disposizioni afferenti la sicurezza. Dai dati acquisiti è emerso che le forze dell’ordine hanno controllato ben 88 aziende, riscontrando nell’80% dei casi irregolarità di diversa natura che in alcuni casi (53) hanno determinato la sospensione dell’attività. L’Ispettorato del lavoro - oltre ad aver affiancato le forze dell’ordine - ha eseguito più di 200 controlli nei settori di punta del protocollo - e lo Spresal ha ispezionato circa 75 aziende sotto il profilo prettamente sanitario. Diverse le sanzioni amministrative e le ammende per un ammontare complessivo superiore a 500 mila euro. Inoltre sono state ispezionate più di 300 posizioni lavorative e tra queste sono stati trovati ben 65 lavoratori in nero.

«Il report fornito dai presenti - fa presente la prefettura - ha consentito di acquisire un quadro chiaro ed esaustivo delle principali violazioni poste in essere dalla aziende che vede al primo posto l'assenza di iniziative di formazione e addestramento rivolte ai lavoratori, seguita dalla mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi e dalla mancata adozione di adeguate misure di protezione a salvaguardia dell’incolumità dei lavoratori. Tali risultati hanno indotto a ritenere necessario, fermo restando la prosecuzione dei controlli, a imprimere analogo impulso all’aspetto della formazione».

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