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Grido d’allarme del personale dell’ex Provincia di Caltanissetta: "Che ne sarà di noi?"

CALTANISSETTA. Un forte grido d'allarme sulla situazione critica in cui si trova l'ex Provincia si è levato dall'assemblea del personale promossa dalle segreterie provinciali unitarie della funzione pubblica e alla quale erano invitati i deputati regionale del territorio ma ad intervenire è stato solo l'onorevole Gianluca Miccichè il cui intervento finale è stato indirizzato a rassicurare gli animi con dati alla mano. A riassumere le preoccupazione legate all'attuale situazione finanziaria dell'ente sono stati i segretari della Cgil Giovanna Caruso e della Cisl Gianfranco Di Maria che hanno riferito sui problemi della mancanza di liquidità di cassa che metterebbe a rischio la possibilità di assicurare i servizi essenziali del'ente e i prossimi stipendi.

Entrambi hanno detto che c'è molta incertezza sul futuro, in un contesto di gestione confusa di tutta la problematica sul destino delle ex province e dei lavoratori, compresi quelli della società in house che assicura servizi per l'ente. Da Di Maria è arrivata la proposta di attivare un tavolo in Prefettura chiedendo al contempo lo sblocco di 2,4 milioni di euro che la Provincia attende dal competente ministero come accise sull'energia elettrica e il riparto dei dieci milioni di euro destinati dalla Regione al fondo Province. Nel corso dell'assemblea quanto mai affollata, c'è stato quello di Salvatore Licata, attuale presidente a Palazzo del Carmine della commissione consiliare comunale agli affari istituzionali, che ha denunciato come le leggi emanate fino sul superamento delle Province si siano rivelate vuoti enunciati, tradendo la volontà di fare gli interessi di alcuni territori a scapito di altri.

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