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Agevolazioni sull’Imu agricola: scontro a Serradifalco

SERRADIFALCO. È polemica tra il movimento «'A strata nova» e il sindaco Giuseppe Maria Dacquì sulla paternità della decisione, assunta una settimana fa dalla giunta comunale, di non applicare sanzioni a chi dovesse pagare in ritardo l'Imu agricola. Secondo «'A strata nova», anche se il provvedimento riguarda solo la disapplicazione delle eventuali sanzioni in capo ai contribuenti che pagheranno l'Imu agricola dopo il 10 febbraio, e non la proroga della data di scadenza, "essa è stata decisa, con strategica deliberazione dell'ultima ora", soltanto dopo la loro denuncia.

Per gli attivisti del movimento, poi, il primo cittadino, "in coerenza con quanto da lui esclusivamente propagandato tutte le volte che, insieme all'amministrazione comunale e ai suoi collaboratori, si adottano misure che agevolino i serradifalchesi", dimostrerebbe che, "nel corso degli anni, il suo protagonismo l'ha cacciato in un buio vicolo cieco. Oggi pare che amministri all'interno di un monopolio politico-istituzionale".

Pronta la replica del sindaco Dacquì: «La decisione assunta dalla giunta di non far pagare eventuali penalità, in caso di pagamento dopo la data del 10 febbraio, era stata anticipata ai giornalisti una settimana prima. Ho preferito, però, annunciarla solo a provvedimento deliberato, per evitare quell'"effetto annuncio" che, invece, sembra essere tipico dell'operato politico della «'A strata nova». Che, a un tempo, si lamenta della delibera, non considerandola esaustiva, e ne rivendica la paternità, cercando un protagonismo ma senza nessun contenuto. Invito «'A Strata Nova» ad avere, sulle tematiche, come quelle tributarie, che derivano da una precisa politica nazionale, un atteggiamento più prudente anche per evitare di fare brutte figure».

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