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Giustizia, Ardizzone: no alla soppressione del Distretto di Caltanissetta

Insieme al presidente Ardizzone hanno partecipato anche il vicepresidente vicario dell'Ars, Antonio Venturino e i deputati regionali Mario Alloro, Giancarlo Cancelleri, Luisa Lanteri e Gianluca Miccichè

CALTANISSETTA. «Sopprimere il distretto giudiziario della Corte d'Appello di Caltanissetta equivale ad un arretramento dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata». Lo ha detto il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, intervenendo, nell'aula magna «Saetta e Livatino» del Palazzo di giustizia di Caltanissetta, a un incontro con i vertici giudiziari, i rappresentanti dell'avvocatura, il personale amministrativo, le autorità politiche e le organizzazioni sindacali di categoria per discutere del mantenimento del distretto giudiziario della Corte d'Appello di Caltanissetta. Erano presenti il procuratore generale facente funzioni Fabio D'Anna, il presidente della Corte d'Appello Salvatore Cardinale e il procuratore aggiunto Lia Sava.

Insieme al presidente Ardizzone hanno partecipato anche il vicepresidente vicario dell'Ars, Antonio Venturino e i deputati regionali Mario Alloro, Giancarlo Cancelleri, Luisa Lanteri e Gianluca Miccichè. Lo scorso 14 aprile l'Ars ha approvato una mozione con la quale impegna il governo regionale «ad intraprendere ogni utile azione nei confronti del governo centrale finalizzata al mantenimento dei distretti di Corte di appello siciliani sulla scorta degli elementi di obbiettiva criticità sopra indicati, in particolare nei termini di presìdi di giustizia contro la criminalità». «Il progetto di revisione delle Corti d'Appello in Sicilia - riprende Ardizzone - avrebbe effetti devastanti in termini di presidio e presenza sul territorio del servizio giustizia, anche per l'impatto della criminalità organizzata per la conseguente soppressione degli uffici Dia e Dda».

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