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Maltempo, Gela chiede lo stato di calamità

Colate di detriti e di fango trasportati dall'eccessiva quantità di acqua hanno causato l'ostruzione delle condotte fognarie, l'allagamento di interi quartieri a nord di via Venezia e danni alla pavimentazione stradale

GELA. L'amministrazione comunale di Gela ha chiesto alla giunta regionale la dichiarazione dello stato di calamità naturale per il nubifragio che si è abbattuto il 9 settembre scorso sul territorio gelese, quando, in meno di un'ora, caddero 95 millimetri di pioggia.

Colate di detriti e di fango trasportati dall'eccessiva quantità di acqua hanno causato l'ostruzione delle condotte fognarie, l'allagamento di interi quartieri a nord di via Venezia e danni alla pavimentazione stradale. I corsi d'acqua hanno trasportato fino al mare anche enormi quantità di arbusti e canne, che, a causa delle correnti marine, si sono depositate lungo la battigia. Costosi i lavori di rimozione, tutt'ora in corso. Danni rilevanti anche alle coltivazioni agricole ed ad alcune strade extraurbane.

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