GELA. A meno di un anno dalle amministrative, che hanno visto il trionfo del Movimento 5 Stelle e dell’elezione del sindaco Domenico Messinese, poi espulso lo scorso dicembre dal suo partito, a Gela c’è già chi parla di proporre una mozione di sfiducia per mandarlo a casa. I tempi non sono ancora maturi perché per mandare a casa Messinese bisognerà aspettare 24 mesi dal giorno delle elezioni.
Ma c’è già chi scalpita, chi è alla ricerca delle firme necessarie per far sì che il capo dell’amministrazione faccia le valigie e tolga il disturbo. E ad aver annunciato già una mozione di sfiducia, è il consigliere comunale del Pd, Peppe Ventura, ex assessore della precedente amministrazione guidata dallo sconfitto Angelo Fasulo (Pd) e che può contare, al momento, dell’appoggio di una parte del suo partito, visto che il Pd a Gela è spaccato in due con due segretari cittadini. Lui, il diretto interessato, il sindaco Messinese, non vuol sentir parlare di sfiducia e ribatte: “Il consigliere Ventura non ha compreso cosa voglio fare. Vorrei essere giudicato per quello che faccio”.
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