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Referendum, nel Nisseno l'affluenza più bassa in Sicilia

CALTANISSETTA. Con il ventidue per cento o poco più di votanti la provincia nissena è stata quella dove si è registrata l'affluenza più bassa dell'Isola. Ha vinto il disinteresse per un quesito referendario non sufficientemente sostenuto da movimenti, partiti o da qualche comitato sorto all'occorrenza. Ancora una volta i nisseni hanno confermato un dato emerso in altre tornate: ritrovano lo smalto e la voglia di recarsi alle urne solo se ci sono da esprimere preferenza. Su temi di rilevanza ambientale ed economica come lo erano quelli di domenica voltano le spalle ai seggi.

E' andata così anche stavolta. Parlano chiaro i numeri, anzi le percentuali diffuse dalla Prefettura che sono impietose. Hanno votato in 48.709 (con leggera prevalenza delle donne) sui 216.463 aventi diritto, ovvero il 22,5 per cento. Vuol dire altresì che neanche un nisseno su quattro è andato a votare. Percentualmente il maggior numero di votanti si è registrato si è registrato a Sutera (37,991), Bompensiere (32,796) e San Cataldo (31,05); bassissima invece l'affluenza a Gela e Niscemi entrambi con poco oltre il 15 per cento. Nel capoluogo si sono recati a votati oltre quattordicimila elettori, seguito da Gela (9112), San Cataldo (5714), Niscemi (3288), Mussomeli (2462) e Mazzarino (2438). In tutti gli altri comuni le percentuali di votanti oscillano dal 17,360 di Riesi al 29,509 di Serradifalco.

 

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