GELA. Approvato dalla Commissione Generale e Istituzionale del Comune di Gela, un regolamento che disciplina l’affidamento degli incarichi legali. La commissione dice “basta” ad ogni forma di clientelismo, quando per l’assegnazione degli incarichi legali a decidere era l’amministrazione comunale o il dirigente del settore, a loro discrezione.
Si tratta di un regolamento, che pone Gela al primo posto in Sicilia e forse in Italia. Il Comune di Gela, è infatti il primo nell’isola, che si adegua alla normativa prevista dalla norma 50/2016 inserita nel nuovo codice degli appalti. Le parole d’ordine del nuovo regolamento sono trasparenza, assenza di discrezionalità e spazio anche ai giovani.
Si tratta di una novità assoluta perché prevede l’istituzione di un albo, da parte del Comune, suddiviso in cinque fasce (civile, penale, amministrativo, lavoro e tributario). Gli incarichi, dopo la pubblicazione di un avviso pubblico, previsto per la prossima settimana, verranno assegnati a sorteggio e a rotazione, sempre nell’ambito delle fasce che vengono istituite e in ogni caso non vi sarà nessuna disparità di trattamento nei compensi. Spazio anche ai neo laureati in giurisprudenza. Il regolamento prevede infatti, che potranno iscriversi all’albo, anche i dottori in legge, coloro cioè che non sono abilitati e che siano iscritti da almeno due anni nell’albo dei patrocinatori legali.
Ci sarà posto anche per gli studi associati, ma non potranno contemporaneamente essere titolari di incarichi per conto della controparte. Altra novità riguarda le tariffe. Il regolamento prevede infatti l’adeguamento alle tariffe vigenti.
Il regolamento è stato condiviso dalla Commissione Affari Generale e Istituzionali con l’amministrazione Comunale ed è stato presentato ieri nel corso di una conferenza stampa al quale hanno preso parte il presidente della Commissione, Giuseppe Guastella, il vice presidente Giovanni Panebianco, e i componenti Carmelo Casano, Sara Cavallo e Francesca Caruso e l’assessore al Bilancio del Comune di Gela, Fabrizio Morello. L’ultima parola in ogni caso spetterà al consiglio comunale.
L’atto è stato condiviso in parte anche dall’Ordine degli avvocati. Il nuovo regolamento riporta la “pace” fra amministrazione comunale e l’Ordine degli avvocati.
La giunta municipale nel 2015 aveva approvato un avviso pubblico esplorativo per l'individuazione di tre avvocati, ai quali affidare gli incarichi legali dell'ente, che avrebbero dovuto costituirsi in associazione temporanea di scopo.
Un avviso considerato lesivo del decoro, del prestigio e dell'autonomia degli avvocati, nonché dell'ordinamento forense e che ha indotto l'Ordine degli Avvocati di Gela, ad invitare il Comune al ritiro della delibera. Ma così non è stato.
Gli avvocati si sono quindi rivolti al Tar Sicilia per l'annullamento. Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso della classe forense e ha anche condannato il Comune al pagamento delle spese processuali.
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