GELA. Sindaci l’uno contro l’altro per accaparrarsi quanti più fondi possibili per il rilancio e lo sviluppo delle aree che rappresentano.
Da un lato c’è il Tavolo Unico di Regia per lo Sviluppo e la Legalità della Provincia di Caltanissetta e alcuni Comuni di Enna e Agrigento che si sono visti assegnati fondi per 50 milioni di euro per la realizzazione della zona franca per la legalità e dall’altro c’è il sindaco di Gela Domenico Messinese affiancato da altri 22 Comuni appartenenti alle province oltre che di Caltanissetta anche di Agrigento, Ragusa e Enna che chiedono l’impegno delle risorse finanziarie per la firma dell’Accordo di Programma Quadro e l’attuazione del progetto di riqualificazione e riconversione industriale.
A creare tensione una lettera inviata da alcuni sindaci guidati dal primo cittadino di Gela al neo governatore della Sicilia, Nello Musumeci, con la quale viene chiesto al governo regionale di finanziare l’area di crisi complessa di Gela con i fondi destinati alla zona franca per la legalità e all’aria di crisi di Termini Imerese.
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