Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha rigettato il ricorso del candidato sindaco di Gela Giuseppe Spata. Lucio Greco resta quindi primo cittadino.
Spata, candidato per la Lega all’ultima consultazione elettorale aveva contestato l’ammissione di quattro liste sostenendo che la loro partecipazione avrebbe falsato il risultato elettorale a favore di Greco. Con il ricorso è stata chiesta la correzione del risultato elettorale e la conseguente ripetizione del turno di ballottaggio tra il candidato Melfa e lo stesso Spata o, in subordine, la proclamazione di quest’ultimo alla carica di sindaco.
Si sono costituti in giudizio il sindaco Lucio Greco e numerosi consiglieri comunali risultati eletti, tutti con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, chiedendo la declaratoria di inammissibilità e, comunque, il rigetto del ricorso.
La difesa del candidato Spata a gennaio aveva chiesto la sospensione del processo avendo proposto una querela di falso contro i moduli di raccolta delle firme e la dichiarazione a firma del responsabile dell’Ufficio elettorale di Gela. Il Tar di Palermo, condividendo le tesi dei legali Rubino e Impiduglia, ha rigettato nel merito il ricorso, ritenendo sufficiente - ai fine dell’ammissione delle liste - la presenza nei moduli di raccolta delle firme dell’apposizione del contrassegno di lista.
Contro la sentenza, Spata ha proposto appello, ribadendo che ben quattro liste collegate a Greco avrebbero dovuto essere escluse giacchè, al momento della raccolta delle firme a loro sostegno, i sottoscrittori non avrebbero avuto consapevolezza dei nominativi dei candidati cui stavano dando il proprio appoggio, recando i moduli di raccolta delle firme solo il simbolo di lista e non essendo previamente congiunti con la pagina contenente i nominativi dei candidati. Innanzi al Cga, si sono costituti il sindaco Lucio Greco e numerosi consiglieri comunali chiedendo il rigetto dell’appello e proponendo altresì appello incidentale.
Il Cga - presidente Claudio Contessa, relatore Carlo Modica de Mohac - ha respinto l’appello proposto dal candidato Spata, ritenendo che «la vigente normativa regionale si differenzia dalla normativa nazionale, in ragione del fatto che non richiede che i moduli sui quali vengono apposte le firme dei sottoscrittori, oltre al contrassegno della lista ed al nome, cognome, data e luogo di nascita dei sottoscrittori stessi, contengano anche il nome, cognome, data e luogo di nascita di tutti i candidati. Ne consegue che la condotta dell’amministrazione - che non ha escluso le liste in questione, non ostante nei moduli per le sottoscrizioni non fossero stati inseriti, al momento della raccolta delle firme dei sottoscrittori, anche i nomi e le firme dei candidati - è esente dai vizi contestati».
Inoltre, il Cga ha chiarito che, dalla normativa regionale si evince, «che in sede di raccolta delle sottoscrizioni i moduli - purchè muniti, ciascuno, del contrassegno (o simbolo) della lista e dell’indicazione dei sottoscrittori - possono circolare singolarmente». Lucio Greco è stato, pertanto, confermato quale sindaco del Comune di Gela.
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