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Primarie centrosinistra, dai circoli del Pd nisseno una mazzata: «Noi non partecipiamo»

I tre candidati alle Primarie, da sinistra Floridia, Chinnici e Fava

Dai circoli del Pd nisseno una mazzata alle primarie del centrosinistra. «Con questo documento desideriamo esprimere il nostro dissenso ad un metodo che mortifica i territori, i militanti, i segretari, i sindaci e tutti coloro che ogni giorno ci mettono la faccia, la loro fatica, il loro tempo e le loro energie», scrivono i componenti del Pd nisseno Federica Giorgio, Componente Assemblea Nazionale e Segretaria del Circolo Centro Storico di Caltanissetta, Salvatore Mazzarisi, segretario del circolo La Martina di Resuttano, Vincenza Mazzarisi, Presidente del Consiglio Comunale di Resuttano, Matilde Clelia Campo Mario Di Gangi Segretario del Circolo di Vallelunga, Alessandro Plumeri, presidente del consiglio di Villalba, e oltre 20 simpatizzanti e iscritti al partito.

«Non possiamo più - aggiungono - stare a guardare, la nostra voglia di democrazia e di partecipazione attiva alla politica non ce lo consentono più. La misura è colma e ciò che noi oggi manifestiamo attraverso questo documento, è espressione di ciò che in tanti ci hanno sussurrato troppo a bassa voce. Ci siamo confrontati, abbiamo condiviso malesseri e malumori e abbiamo fatto ciò che il nostro partito ha deciso di toglierci. Abbiamo deciso insieme cosa fare, pertanto non ci iscriveremo alle primarie e dunque non voteremo per nessun candidato».

I firmatari del documento aggiungono che «è'una scelta molto sofferta che non vuole per niente disconoscere lo strumento delle primarie. L’atto è l'estrema denuncia, all’interno del partito, ma anche all’esterno, dai simpatizzanti che attendono un cambiamento, per ridare voce e capacità decisionale alla base. Per questo motivo il nostro non è un invito alla non partecipazione, è una scelta di denuncia soggettiva. Aspettiamo atti e risposte concrete da parte della dirigenza, a tutti i livelli del Pd. Avanziamo subito una proposta: la scelta delle primarie va fatta subito per la scelta dei candidati nelle liste del partito alla Assemblea regionale, proprio come si è fatto ad Enna. Soprattutto nelle Province più piccole questa scelta è una vera scelta di democrazia e partecipazione».

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