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Da venti anni giudice al Tribunale di Gela, Veronica Vaccaro candidata al Csm

Il giudice Veronica Vaccaro

Il piccolo «tribunale di frontiera» di Gela se ha potuto svolgere finora il suo ruolo di presidio di legalità lo deve al continuo turn over di magistrati di prima nomina che però appena completano il periodo di permanenza obbligatoria «scappano» verso altre sedi più comode e più ambite. Eppure a Gela c’è un giudice civile, una donna, che non solo è in servizio da ben 20 anni ma a sorpresa (perchè sorteggiata) si candida adesso a un seggio del Csm.Veronica Vaccaro, 51 anni, sposata con due figli, originaria di Piacenza, abita con la famiglia a Vittoria (Rg). Nel 2003 dopo il tirocinio a Roma è stata assegnata a Gela e, come dice lei, “il marito siciliano, il presidente del tribunale e l’incentivo economico» l’hanno convinta a rimanere in questo presidio giudiziario malgrado i gravosi carichi di lavoro dovuti a una pianta organica carente e costantemente scoperta per almeno il 20%.

Per risolvere questo e altri problemi nell’amministrazione della giustizia, ha deciso di accettare da indipendente di candidarsi, per il gruppo indicato dal Comitato «AltraProposta», nel collegio n. 4 (Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia) per il rinnovo del Csm, che si svolgerà il 18 e 19 settembre, in sintonia con le nuove regole contemplate dalla riforma della Giustizia, Cartabia. «Sono stata sorteggiata e ho accettato la sfida, dichiarandomi disponibile ad affrontare questa candidatura estranea a logiche di «appartenenza correntizia» - ha detto ai cronisti - perché questa particolare modalità di accesso alla candidatura garantisce la mia libertà». Fra le proposte del suo programma elettorale spicca la nuova regola di “assegnare un carico unico di lavoro nazionale, determinato secondo criteri quantitativi e qualitativi, con l’obiettivo di rendere omogenea la prestazione lavorativa» e, in caso di difformità in eccesso, aumentare la pianta organica. Secondo Vaccaro, questa soluzione «scoraggerebbe la fuga da quei 5 tribunali di frontiera tradizionalmente qualificati disagiati“ come quello di Gela. Per 13 anni oltre al «civile» ha fatto anche il «penale», il Gip-Gup e ha supplito posizioni apicali. Non ha lavori arretrati. Negli ultimi 4 anni ha emesso in media 2 sentenze al giorno.

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