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Il paradosso di Caltanissetta: «Per la pista ciclabile previsto l'abbattimento di 100 alberi»

Manifestazione di Legambiente a Caltanissetta (dalla pagina Facebook dell'organizzazione)

«L'amministrazione comunale di Caltanissetta vuole abbattere più di 100 alberi per costruire la pista ciclabile». Lo sostengono le associazioni ambientaliste Legambiente, Wwf, Lipu e Italia Nostra.

«Ci è stato detto - spiegano - che in un tratto la pista avrebbe un ingombro complessivo di 3 metri, ma, come riferito dall’amministrazione, dal punto di vista operativo non è possibile procedere, per mancanza dei tempi tecnici, all’esproprio dei terreni e proprietà private che delimitano l’attuale nastro stradale. Ne consegue che per la realizzazione della ciclovia si dovrà procedere all’abbattimento di un centinaio di alberi maturi, soprattutto Robinie e Olmi, per ricavare spazio. A fronte di questo impatto, l’amministrazione ha previsto nel progetto la compensazione con la messa a dimora di circa 250 nuovi alberi (aventi dimensioni superiori a 2,5 metri di altezza)».

«Pur riconoscendo l’importanza della pista ciclabile, in tema di sviluppo di una mobilità lenta e sostenibile, è davvero paradossale che per realizzarla si debbano abbattere un centinaio di alberi di alto fusto, con una conseguente importante diminuzione nella cattura della CO2 e una futura compensazione verde tutta da verificare. - aggiungono -. Un intervento progettuale corretto, pensato per tempo, avrebbe dovuto prevedere una maggiore salvaguardia paesaggistica e delle essenze arboree. Ad oggi peraltro non esiste un progetto organico sul nuovo verde da impiantare, per cui tali misure rischiano di apparire poco concrete o aleatorie».

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