Il paradosso di Caltanissetta: «Per la pista ciclabile previsto l'abbattimento di 100 alberi»
«L'amministrazione comunale di Caltanissetta vuole abbattere più di 100 alberi per costruire la pista ciclabile». Lo sostengono le associazioni ambientaliste Legambiente, Wwf, Lipu e Italia Nostra. «Ci è stato detto - spiegano - che in un tratto la pista avrebbe un ingombro complessivo di 3 metri, ma, come riferito dall’amministrazione, dal punto di vista operativo non è possibile procedere, per mancanza dei tempi tecnici, all’esproprio dei terreni e proprietà private che delimitano l’attuale nastro stradale. Ne consegue che per la realizzazione della ciclovia si dovrà procedere all’abbattimento di un centinaio di alberi maturi, soprattutto Robinie e Olmi, per ricavare spazio. A fronte di questo impatto, l’amministrazione ha previsto nel progetto la compensazione con la messa a dimora di circa 250 nuovi alberi (aventi dimensioni superiori a 2,5 metri di altezza)». «Pur riconoscendo l’importanza della pista ciclabile, in tema di sviluppo di una mobilità lenta e sostenibile, è davvero paradossale che per realizzarla si debbano abbattere un centinaio di alberi di alto fusto, con una conseguente importante diminuzione nella cattura della CO2 e una futura compensazione verde tutta da verificare. - aggiungono -. Un intervento progettuale corretto, pensato per tempo, avrebbe dovuto prevedere una maggiore salvaguardia paesaggistica e delle essenze arboree. Ad oggi peraltro non esiste un progetto organico sul nuovo verde da impiantare, per cui tali misure rischiano di apparire poco concrete o aleatorie».