Sabato 15 aprile si svolgerà a Caltanissetta una manifestazione regionale contro l’autonomia differenziata. A organizzarla Cgil e Uil Sicilia, Legacoop, Anpi, Ali Autonomie, Arci, Uisp che hanno scelto per la protesta Caltanissetta- città nelle ultime posizioni nella classifica del Sole24 ore per la qualità della vita- per sottolineare che “saranno le aree interne e più in difficoltà della Sicilia a pagare il prezzo più alto di un provvedimento che abbasserà l’asticella dei diritti, a partire da quelli fondamentali come quelli alla salute e all’istruzione, in tutta la Sicilia e in tutto il Mezzogiorno”. Il concentramento sarà in piazza della Repubblica alle 9.30, poi il corteo e in Corso Umberto gli interventi dei rappresentanti del comitato promotore.
“L’autonomia differenziata-dice una nota - è un attacco all’unitarietà dei diritti sociali e accrescerà i divari territoriali. Mentre l’Ue con il Pnrr dà indicazione di colmare i profondi divari già esistenti tra le diverse aree geografiche, il Governo si muove in direzione opposta. Il diritto alla salute rischia di diventare un privilegio per pochi, i più abbienti, il sistema pubblico di istruzione di fare pericolosi passi indietro, lo sviluppo di essere definitivamente negato alla nostra regione”. Un volantino dei promotori ricorda che al Nord oltre il 50% per cento dei bambini fruisce del tempo pieno a scuola mentre in Sicilia poco meno del 10%. Che già la Sicilia ha minori risorse per l’istruzione della Lombardia (4 miliardi contro 7). Sempre il paragone con la Lombardia ci consegna nel 2021 un 34% in meno di trasferimenti alle amministrazioni pubbliche. I promotori ricordano inoltre “che la sanità già gestita dalle regioni ha prodotto in Sicilia un costo per la mobilità sanitaria di oltre 250 milioni annui”. Da qui l’appello al massimo della partecipazione il 15 Caltanissetta “per dire con forza no a una misura che lungi dal colmare i divari farà peggiorare la condizione della Sicilia e dei siciliani.”.
E rivendicare invece misure per lo “sviluppo della Sicilia, per dare prospettive e futuro alle giovani generazioni e ai siciliani tutti”.
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