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Il rettore dell'Università di Palermo: «Caltanissetta ha i requisiti per il quarto policlinico»

Massimo Midiri

Per il rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri non ci sono dubbi: tra Enna e Caltanissetta è quest’ultima ad avere i requisiti per ospitare il quarto policlinico della Sicilia. «Non posso che parteggiare per Palermo - afferma Midiri durante l’incontro promosso dal consorzio universitario di Caltanissetta presieduto dall’avvocato Walter Tesauro - e immaginare che possa rappresentare l'ateneo di riferimento su Caltanissetta».

«La nostra storia - spiega il rettore - non nasce ieri ma 20 anni fa e abbiamo avuto l’onore e la responsabilità di formare la classe medica nissena attualmente presente. Il secondo elemento è la legge dello Stato 517 del '99 che regola i rapporti attraverso i protocolli d’intesa tra Regione e atenei. Un ateneo può formare un policlinico o in maniera diretta, cioè prende un posto e lo fa diventare tutto policlinico, con una componente universitaria, o trasforma una struttura aziendale come nel caso del Sant'Elia progressivamente. Per diventare policlinico ci deve essere per legge la prevalenza di componente universitaria. Cioè ci devono essere più primari universitari che ospedalieri. Quindi significa che questo processo avviene attraverso una progressiva trasformazione: va via il primario in pensione e si sostituisce con quello universitario. E tra l’altro l’ateneo di Palermo può avere due policlinici, quello di Palermo e quello di Caltanissetta, se crea una diversificazione. L’ospedale di Enna invece non è hub di II livello, quindi mancano le competenze alte come la neurochirurgia o la cardiochirurgia. E l’unico hub di II livello che abbiamo in questo momento su questo territorio è il Sant'Elia».

«Il presidente Schifani - interviene il deputato regionale di Forza Italia, Michele Mancuso - ha già detto che Caltanissetta ha i requisiti per avere un Policlinico poiché è presente un dea di II livello. E quindi siamo già al punto di iniziare una interlocuzione seria e concreta». All’incontro hanno preso parte anche il commissario straordinario dell’Asp di Caltanissetta Alessandro Caltagirone e i primari del Sant'Elia.

«La realizzazione del Policlinico a Caltanissetta va intesa - aggiunge Mancuso - certamente come un percorso non come l’apertura di un’attività commerciale. Vanno viste quindi le posizioni degli attuali medici che vanno preservate, le posizioni vacanti all’interno del Sant'Elia per le quali probabilmente arriveranno professori universitari, e quindi da lì si comincerà a dare forma e peso specifico a un progetto di lungo periodo che è quello di rendere azienda di eccellenza e policlinico il Sant'Elia di Caltanissetta».

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