Dodici minori stranieri non accompagnati provenienti da Gambia, Guinea, Egitto e Senegal ospitati in tre comunità di Caltagirone hanno frequentato per due mesi un corso professionale per diventare pizzaioli curato dall’Associazione pizzerie italiane nell’ambito del progetto Sprar Msna.
Ospiti delle comunità «La Pineta», «La Vita Adesso» e «San Giuseppe», ieri hanno ricevuto l'attestato di partecipazione alla presenza dell’assessore comunale al Welfare Concetta Mancuso, dei responsabili, dei coordinatori e degli educatori delle tre strutture.
I corsisti hanno frequentato la scuola nazionale, guidati dal maestro istruttore Tato Saraniti, che ha condiviso con loro competenze e conoscenze, e che ha sottolineato come i ragazzi abbiano dimostrato entusiasmo, interesse e impegno, ben disponendosi nell’apprendere le tecniche e i segreti del mestiere.
L'assessore Mancuso, oltre a complimentarsi con i ragazzi e gli organizzatori per i risultati raggiunti, ha ribadito l'importanza dei corsi professionalizzanti attuati dai progetti Sprar, «occasione - ha detto - per sperimentare nuovi percorsi di inclusione socio - lavorativa e per stimolare i giovani migranti a riprendersi in mano la propria vita e il proprio futuro».
L’assessore ha inoltre lanciato agli aspiranti pizzaioli l’idea di proporre «una nuova pizza frutto del mix di profumi, sapori e tradizioni delle diverse parti del mondo». Soddisfatti i 12 giovani, che hanno evidenziato la gioia di avere appreso non un mestiere, ma un’arte e, pur nella consapevolezza di avere ancora tanto da imparare, hanno espresso l'auspicio di poter diventare bravi pizzaioli.
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