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Soldati romani per un giorno, associazione di San Cataldo fa rivivere la Decima Legione

Soldati romani per un giorno. Ma non è un gioco. No, semmai arte e creatività artigianale. È piuttosto un tuffo nell’antica Roma. Un viaggio ideale che conduce per mano nel passato, regalando e facendo respirare l’atmosfera dell’antico impero tra le rovine di un sito archeologico unico, il parco archeologico di Pompei. E fa rivivere la Decima Legione dell’esercito romano del primo secolo Dopo Cristo.

È rievocata - passando pure per le preziose creazioni costumistiche e accessoristiche frutto del "fatto a mano" - dall’associazione «Legio Decima Fretensis» di San Cataldo, che ha la sua “anima” in Giuseppe Ruggieri, capace di riunire il trasporto di un gruppo di collezionisti e appassionati. Ma per sposare il progetto «basta soltanto essere un po' curiosi ed un po' “bambini”», ha osservato.
L’insieme di collezionisti e cultori dell’esercito romano è nato, ufficialmente, un paio di anni addietro da una collaborazione ultraventennale alle festività pasquali a San Cataldo ed è al fianco di massimi studiosi di romanità in Italia ed in Europa.

L’associazione in questo fine settimana, il 28 e 29 settembre, sarà tra i protagonisti dell’evento internazionale «Ludi Pompeiani 2024», rievocazione storica romana con tanto di accampamento militare, legionari e gladiatori, nella suggestiva cornice del parco archeologico di Pompei. E, in occasione dell’evento, si uniranno l’associazione «Gladius» di San Cataldo e appassionati di Serradifalco.

Centinaia di rievocatori – tra l’élite nel panorama nazionale ed internazionale - saranno presenti con il proprio accampamento didattico, con esibizioni gladiatorie e legionarie dell'anfiteatro e con la grande cerimonia militare del foro di Pompei

Il più grande evento fin qui allestito, sotto l’ala del ministero della Cultura, in uno scenario così emozionante e ricco di storia.

«Siamo giovani e adulti… studenti , impiegati delle più disparate classi sociali accomunate dalla medesima passione, una passione smisurata per lo studio della storia di Roma coinvolgendo sempre più ragazzi, sottraendoli - con una valenza anche sociologica - a qualche ora di navigazione sui social o sui videogiochi... ci si può divertire anche senza», è l’istantanea del presidente Giuseppe Ruggieri. Guardando all’associazione, ha sottolineato che «l'obiettivo è la qualità non il numero e soprattutto la filologicità di ciò che ricreiamo in maniera totalmente manuale... Trattiamo cuoio, ottone, legno e laddove le nostre abilità non ci aiutano ci rivolgiamo ad altri amici ricostruttori più bravi».

E con una punta di comprensibile orgoglio ha sottolineato i contatti dell’associazione «con diversi Paesi del mondo... ci sta facendo conoscere e apprezzare nell’universo della ricostruzione non soltanto per ciò che indossiamo ma anche per la nostra attività di progettualità e ricerca».

E lo spirito che muove la Legio Decima Fretensis» è racchiusa nella massima, fatta propria «un’arte della vita non ripete il passato, lo continua…»

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