
Due giorni fa gli avevano rubato il motorino elettrico con cui lavorava in giro per la città come venditore ambulante di rose, riuscendo a farsi apprezzare e farsi voler bene da tutta Caltanissetta. E nel momento in cui ha avuto bisogno, la città ha risposto: raccogliendo in poche ore i soldi necessari per acquistare il nuovo mezzo. Così stamattina, davanti alla concessionaria di Giuseppe Nicoletti, c’è stata una grande festa per la consegna dello scooter a pedali ad Abdul Basid, 39 anni, originario del Bangladesh, ma per tutti i nisseni solo Rosario.
Martedì sera, mentre tentava di vendere rose in un locale del centro storico, qualcuno gli ha rubato lo scooter elettrico che aveva comprato con tanti sacrifici. A quel punto il 39enne non ha potuto far altro che recarsi, in lacrime, in questura per fare la denuncia. Ma i nisseni non sono rimasti insensibili e alcuni di loro, venuti a conoscenza dell’episodio, hanno lanciato una campagna di solidarietà che ha consentito, in poche ore, di raccogliere 2 mila euro. Il resto lo ha messo Giuseppe Nicoletti, proprietario di una rivendita di moto e ricambi che ha anche regalato un casco ad Abdul. E così questa mattina è stato consegnato a Rosario lo scooter elettrico a pedali nuovo di zecca grazie al quale potrà percorrere le strade cittadine per vendere rose e altro oggetti.
«Il mio lavoro è molto stancante - racconta Abdul - ogni giorno percorro tanti chilometri in giro per la città. La mattina vendo accendini e altri oggetti e la sera le rose. Ho le gambe che mi fanno male. In due anni però sono riuscito a comprare uno scooter elettrico. Martedì sera l’ho posteggiato in piazza Grazia per andare a vendere le rose e non l’ho più trovato». Rosario vive in Italia da 14 anni ed ha il permesso di soggiorno. In Bangladesh ha una famiglia composta da 6 persone a cui manda regolarmente soldi dall’Italia.
A Caltanissetta è sempre da solo, non esce con nessuno e lavora ogni giorno. «L’Italia è bellissima sono tutti buoni. Al mio paese non importa se sei vivo o morto, se stai soffrendo. Qui mi hanno addirittura ricomprato uno scooter - dice commosso - non so come ringraziarvi». Abdul è musulmano e va regolarmente alla moschea. «Siamo tutti fratelli - dice - tutti noi, cristiani, musulmani o di altre religioni, abbiamo il sangue di colore rosso. Chi crede in Dio veramente aiuta gli altri. Fare bei gesti è quello che rende buona una persona».
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