Salvatore Gugliotta, presidente, e la figlia Chiara, addetto stampa, dell'Atletico hanno presentato le loro dimissioni irrevocabili dall'incarico ricoperto nel consiglio direttivo dell'Atletico Campofranco.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono stati gli ultimi episodi accaduti prima e durante la partita di domenica scorsa con il Parmonval. Secondo l'addetto stampa Chiara Gugliotta, c'è stato un rilassamento non giustificato nel controllo degli ingressi a pagamento.
"Non mi sembra corretto chiedere sacrifici ai giocatori, dando accrediti solo ai propri genitori, elemosinare contributi alla popolazione e poi" si lasciano le "porte aperte agli ospiti non facendo pagare il biglietto. Prima dell'inizio del Campionato si era stabilito che gli accrediti per la squadra ospite dovevano essere in numero pari a 10 più n. 2 in panchina, per un totale di 12 accrediti. Noi come società abbiamo sbagliato a far entrare senza controllo gli ospiti, questo perché non vengono rispettate le regole ed i ruoli." Da ciò le dimissioni proprie e del padre Totò Gugliotta, come presidente. E pare che non siano soltanto queste le motivazioni. Comunque, siamo è una brutta situazione di disagio, che si è abbattuta sull'Atletico in questo terzo anno di campionato in Eccellenza, che non è iniziato nel migliore dei modi.
"Credo che quest'anno abbiamo stabilito un record cambiando tre allenatori e tre presidenti (Salvatore Mazzara, Carolina Taibi, Salvatore Gugliotta, ndr). Comunque stasera cercheremo di nominare un nuovo presidente". Così il direttore sportivo Giuseppe Schillaci in una ironica-amara dichiarazione dell'altro ieri. Nella tarda serata il terzo presidente non è venuto fuori dalla riunione di direttivo, convocato espressamente e con urgenza. Anzi il comunicato a tarda serata, dell'addetto stampa Chiara Gugliotta, anche lei dimissionaria, ha sancito la fumata nera della seduta.
Il presidente dimissionario Gugliotta, sentito proprio sull'argomento e sugli sviluppi della situazione, ha confermato "le sue irrevocabili dimissioni", presentate all'indomani della partita di domenica scorsa con il Parmonval, giocata tra le mura amiche e conclusasi con un pareggio (1-1). È scritto, nel comunicato stampa emesso in tarda serata, che non si è potuto procedere nella discussione per "mancanza del numero legale e pertanto le dimissioni sono state congelate e saranno discusse nel prossimo consiglio", che sarà convocato nella prossima settimana.
Qualcuno ha indicato il nome possibile del "quarto presidente" in Alessandro Di Leo, per ora vice presidente. Ma l'interessato ha fatto sapere che "non intende sovraccaricarsi di ulteriori impegni, anche se è disposto a continuare nel dedicarsi alla squadra come ha fatto sino ad oggi con coerenza e puntualità".
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