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Il Gela resta appeso a un filo: è ancora senza padrone

GELA. Sarà una settimana di passione, questa, per i tifosi del Gela. A pochi giorni dall'inizio del campionato di Serie D, infatti, attendono con ansia che una nuova proprietà sostituisca l' attuale, garantendo la partecipazione al torneo. La dirigenza in carica, guidata dal presidente Francesco Tuccio (che la scorsa settimana ha affidato il club al sindaco, Domenico Messinese), in queste ore sta cercando di trovare una soluzione con la collaborazione dello stesso Tuccio, che di certo non ha lasciato a se stessa la società ma sta cercando anch'egli di venire incontro agli imprenditori intenzionati a rilevare il club.

I rumors parlano di alcuni trattative in corso con alcuni possibili acquirenti, che proprio oggi dovrebbero svolgersi a Palazzo di Città con il primo cittadino.
In pratica è una corsa contro il tempo, perché domenica prossima il Gela dovrà affrontare la prima gara della stagione, in trasferta in quel di Pomigliano.

La squadra ancora è quasi al completo: gli unici che al momento hanno trovato un' altra destinazione sono il difensore Gerardo Strumbo, accasatosi nel frattempo al Francavilla, e l' attaccante Santino Biondo all' Acireale. L' emorragia di giocatori dunque al momento sembra contenuta. Ma le lancette dell' orologio girano e il tempo passa inesorabile: gli attuali tesserati di certo non aspetteranno altri giorni, con il rischio di rimanere senza squadra, almeno sino alla prossima finestra di mercato, prevista a dicembre. Insomma si lavora senza sosta per non disperdere il patrimonio della Serie D e per non ripiombare nuovamente nell' incubo del 2011, con la perdita della Lega Pro.

L' ultimo a non mollare e a crederci sino alla fine è lo stesso tecnico Totò Brucculeri, che dopo due anni e due promozioni vissute alla guida della squadra della Città del Golfo non intende gettare la spugna. «Io non faccio lo Schettino della situazione - afferma visibilmente amareggiato l' attuale allenatore biancazzurro -. Fino a pochi giorni fa ero alla guida della squadra di Gela e di un gruppo di giocatori che hanno appreso la notizia con le lacrime agli occhi. Personalmente mi sento mol to legato a questa società, a questi colori e alla città. Tuttavia noi siamo gente di passaggio e questa squadra deve rimanere viva soprattutto per i cittadini gelesi, che in questo momento stanno soffrendo».

Dice ancora Brucculeri: «Io spero con tutto il cuore che il Gela possa continuare, per le tante persone che già soffrono per i problemi della quotidianità e che vedono nella squadra della propria città l' unica nota positiva. Anche se Tuccio andrà via credo nelle capacità dei gelesi di creare una cordata importante, che possa rilevare questa società e continuare a portarla avanti come è stata portata avanti, con grande lustro e chiarezza da questa dirigenza. Sia che io resti l' allenatore del Gela o che non lo sia più, auguro al Gela le cose migliori della vita».

Un atto d' amore, espresso dal tecnico di Mazara, che riflette appieno quello che è il sentimento di gran parte degli sportivi gelesi che in questi giorni, in queste ore, stanno vivendo con ansia e anche rabbia le sorti della società, che dopo le ceneri del 2011, la Terza Categoria e le cinque promozioni di fila, pian pianino stava risalendo sino alle porte del professionismo.

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