Il pubblico ministero Pasquale Pacifico ha chiesto 8 condanne, per un totale di 84 anni di carcere, e pene comprese tra i 6 e i 12 anni, al processo su mafia ed estorsioni a San Cataldo legato al dossier Pandora.
Ieri hanno esposto la loro tesi difensiva gli avvocati Gianluca Amico, Calogero Vinci, Salvatore Baglio, Torquato Tasso, Angelo ed Ennio També, per le posizioni del quarantacinquenne Massimo Scalzo, del cinquantottenne Gioacchino Chitè, del quarantatreenne Alessandro Scalzo e il ventottenne Ivan Cristian Callari.
Altre due, quelle del ventottenne Salvatore «Maratina» Raimondi e del trentanovenne Angelo Giumento erano state già affrontate nella precedente udienza.
Sul banco degli imputati siedono anche il cinquantatreenne Luigi Vivacqua e il cinquantenne Calogero Maurizio Di Vita. Su loro pendono le accuse, a vario titolo, di mafia, concorso esterno in associazione mafiosa e più episodi di estorsione aggravata.
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