«Insieme a mio figlio, il piccolo Alfredo, di appena sei anni, desidero conferire un personale e profondo attestato di elogio e gratitudine per il non comune tratto umano dimostrato dagli uomini della Polizia». Inizia così la lettera al Questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari di un cittadino coinvolto circa un mese fa insieme al figlioletto in un incidente stradale mentre si trovava sulla Agrigento-Caltanissetta.
«Una volante della Questura - prosegue l'uomo - è prontamente intervenuta sul luogo dell’incidente. Gli agenti, di cui non ho conosciuto i nomi, con molto garbo e gentilezza, ci hanno prestato i primi soccorsi per poi essere raggiunti e sostituiti dai colleghi della Polizia Stradale, gli operatori Alessandro e Angelo, i quali con tempismo e attenzione hanno tranquillizzato Alfredino, comprensibilmente agitato, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, provvedendo alla viabilità».
«Gli stessi agenti - continua la lettera - si sono anche dedicati con forte sentimento umano e grande spirito di responsabilità alle persone che ci hanno investiti, che non parlavano italiano, facendo quanto occorrente per rassicurarle, aiutandole a trovare una sistemazione in albergo ed accompagnandole alla stazione dei bus».
«Si sono infine recati al pronto soccorso - conclude - ed hanno voluto parlare con i medici per sincerarsi delle condizioni di salute di Alfredo, attendendo che uscisse, così dando ulteriore prova di non comune senso umano. Di cuore grazie».
Il questore, che venerdì pomeriggio ha incontrato il piccolo Alfredo e suo padre, nel donare lo zainetto de «Il Poliziotto un amico in più» al bambino, ha detto: «Esserci sempre, il nostro motto di questi anni, non è una frase ad effetto, ma si realizza nella fiducia e vicinanza che vogliamo meritarci da parte dei cittadini. Il piccolo Alfredo che ci scrive è la realizzazione di questo impegno. Bravi ai miei agenti».
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