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Nuova protesta dei lavoratori alla Raffineria di Gela. Il video

A mandare su tutte le furie le maestranze, la bozza di un accordo di programma secondo il quale l’Eni metterebbe la parola fine alla raffinazione del petrolio per puntare sulla bioraffineria e garantendo il risanamento ambientale

GELA. Esplode la rabbia dei lavoratori dell’indotto. Ancora una protesta questa mattina davanti i cancelli della Raffineria. Ad incrociare le braccia, edili e metalmeccanici che hanno inscenato l’ennesimo sit – in. Temono per il loro futuro, perché il piano industriale dell’Eni, non garantirebbe gli attuali assetti produttivi ed occupazionali. A mandare su tutte le furie le maestranze, la bozza di un accordo di programma secondo il quale l’Eni metterebbe la parola fine alla raffinazione del petrolio per puntare sulla bioraffineria e garantendo il risanamento ambientale. In cambio l’Eni si impegna a finanziare una parte del parco fotovoltaico il cui progetto è stato presentato dalla cooperativa “Agroverde” e contribuire, con un finanziamento da 100 mila euro alla realizzazione di uno spazio espositivo destinato ad ospitare una nave greca. Servizio di Donata Calabrese

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