Due quindicenni e un 43enne, padre di uno dei ragazzi, arrestati per una rapina al bar Opera di Caltanissetta risalente al 25 ottobre. Il provvedimento, eseguito dalla polizia, riguarda Leonardo Capizzi, oltre ai due adolescenti, autori del raid contro il locale di via Filippo Paladini, la cui saracinesca è stata sfondata.
Le prime indagini dell’Antirapina della Squadra mobile hanno puntato su rapinatori in trasferta e, sulla base delle prime dichiarazioni raccolte, si è appreso che l’accento poteva essere delle zone dell’Agrigentino. Individuata la targa dell’auto utilizzata dai rapinatori, si è giunti alla conclusione che i banditi erano di Canicattì. L’analisi dei filmati delle telecamere interne del bar e delle telecamere cittadine ha consentito di identificare i tre rapinatori che avevano agito anche con la complicità di una donna rimasta allo stato non identificata.
Capizzi aveva minacciato il titolare con una spranga di ferro, mandando in frantumi il vetro in plexiglass messo davanti alla cassa per le misure anti-Covid. Uno dei due minori si era impossessato della somma di mille euro custodita nel registratore di cassa; l’altro faceva da palo insieme alla donna, piazzata un pò più distante, in fondo a via Paladini.
La pronta reazione del titolare e di alcuni clienti ha messo in fuga i rapinatori ma uno dei minori è rimasto bloccato all’interno, scatenando l’ira del padre che, una volta recuperata l’auto con cui si erano recati a Caltanissetta, ha sfondato la saracinesca, creando un varco per facilitare la fuga del figlio.
Il violento impatto ha procurato lesioni al titolare e a un cliente che erano riusciti a bloccare il minore. Attribuita agli arrestati anche la tentata rapina al bar «Bingo» di via Pugliese Giannone: anche in questo caso avevano fatto irruzione Capizzi e uno dei minori, con il volto coperto da una mascherina e armati di spranga, ma hanno desistito per la reazione della vittima. Personale della Scientifica ha comparato i pezzi del fanale anteriore rotto, con le parti mancanti del fanale della Ford Fiesta utilizzata dai malviventi.
I tre arrestati devono rispondere di rapina, tentata rapina in concorso e lesioni. Il maggiorenne era già detenuto al momento della notifica della misura cautelare; i due ragazzi sono stati condotti al Minorile.
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