Sono state eseguite anche nelle province siciliane di Caltanissetta e Ragusa le misure cautelari decise dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, in provincia di Napoli.
Nella mattinata odierna i carabinieri del comando provinciale di Napoli, nelle province di Napoli, Caserta, Salerno, Cosenza e appunto Ragusa e Caltanissetta, hanno dato esecuzione all'ordinanza applicativa di misure cautelari personali richiesta dalla Procura di Torre Annunziata nei confronti di 33 persone, gravemente indiziate dei reati di detenzione e cessione illecite di sostanze stupefacenti, delle quali 3 anche del reato di detenzione illegale di arma comune da sparo e ricettazione e 6 altresì del reato di estorsione, per un totale di 184 capi di imputazione.
Per 11 indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per 13 indagati la misura cautelare degli arresti domiciliari e per 9 indagati la misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Napoli. L'indagine, condotta dai carabinieri della compagnia di Sorrento, ha consento di accertare l'esistenza di un'importante piazza di spaccio di sostanze stupefacenti attiva nel centro di Vico Equense ed utilizzata per la distribuzione della droga nei diversi comuni della costiera sorrentina. Lo sviluppo delle attività investigative ha consentito di identificare i probabili fornitori di droga operativi nel rione Penniniello di Torre Annunziata, nell'area stabiese e nel centro di Napoli, dai quali i pusher acquistavano lo stupefacente da rivendere in penisola sorrentina.
L'attività investigativa, iniziata nell'estate del 2020 e prolungatasi fino all'inverno del 2021, corroborata da numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento nonché da attività tecniche di intercettazione, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei soggetti destinatari del provvedimento coercitivo, documentando più di mille episodi di spaccio di sostanze stupefacenti.
A riscontro delle condotte illecite monitorate, nel corso delle indagini, venivano tratte in arresto tre delle persone raggiunte dal provvedimento restrittivo odierno, colte nella flagranza del reato di cessione illecita di sostanza stupefacente.
In una di queste circostanze, l’11 ottobre del 2020, oltre a 32 grammi di cocaina e a materiale utilizzato per confezionamento delle dosi di stupefacente, i carabinieri avevano rinvenuto nella disponibilità dell'arrestato anche una pistola cal. 7,65 marca Astra modello 4000 con relative munizioni. Nel corso dell'attività investigativa, a riprova della fiorente attività di spaccio di sostanza stupefacente, sono state sequestrate decine di dosi tra cocaina, marjuana e crack. Le perquisizioni domiciliari effettuate nel corso dell'operazione di oggi hanno permesso di trovare e sequestrare 230 grammi di hashish, 140 grammi di marijuana, 2 bilancini di precisione, 6 coltelli, e ancora un’ ascia, una lama artigianale, una piccozza, una 1 multilama ninja e 2 manganelli in legno, uno dei quali riportante la scritta «Credere Obbedire Combattere» (un precetto di origine fascista).
Le misure cautelari sono state eseguite nei confronti di 32 dei 33 indagati, l’altro, destinatario della misura degli arresti domiciliari, è allo stato irreperibile e tuttora attivamente ricercato dai carabinieri.
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