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Gela, arrivano le prime piogge: città in ginocchio

Gli operai sono intervenuti direttamente sul depuratore eliminando una coltre di rifiuti che avrebbero intasato alcuni filtri, facendo straripare gli scarichi fognari che si sono poi riversati in mare

GELA. È bastata una leggera pioggia a mettere in ginocchio la città. Il depuratore del lungomare ha liberato un’ingente quantità di liquami in mare, molte strade si sono allagate mentre un black-out elettrico ha creato disagi nel centro storico. Molte le attività commerciali rimaste al buio, nella mattinata, soprattutto quelle che insistono lungo via Cairoli e sul corso principale. Sul lungomare Federico II di Svevia, è stato l’ambientalista Saverio Di Blasi a segnalare al personale della Capitaneria di porto il funzionamento anomalo del depuratore che insiste a ridosso della bretella cittadina di via Borsellino.

Sul posto si sono recati tempestivamente due addetti della società Caltaqua, impresa incaricata alla gestione e manutenzione dei servizi e della fornitura idrica in città. Gli operai sono intervenuti direttamente sul depuratore eliminando una coltre di rifiuti che avrebbero intasato alcuni filtri, facendo straripare gli scarichi fognari che presto si sarebbero riversati sulla spiaggia e, quindi, a mare. Una chiazza nera si è formata nello specchio di mare compreso tra il porto rifugio e il pontile sbarcatoio.

Anche il personale della Guardia costiera ha effettuato un sopralluogo all’area interessata dallo sversamento in acqua. Pare che siano stati prelevati alcuni campioni del liquido finito a mare per meglio comprendere gli effetti avuti, da un punto di vista igienico-sanitario, sul tratto in questione. Infatti, il litorale del lungomare è ancora frequentato da alcuni bagnanti agevolati anche dalle temperature estive.

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