CALTANISSETTA. «Prossima chiusura, per informazioni rivolgersi al sindaco Ruvolo». Manifesti di questo tenore listati a lutto sono comparsi ieri mattina in un molti negozi del centro storico a testimonianza della rabbia e del diffuso malessere dei commercianti penalizzati dalla chiusura (per lavori) di corso Vittorio Emanuele. Gli affari, dall'inizio dei lavori ad oggi, sono andati a picco. I loro negozi sono praticamente isolati anche perchè riesce difficilissimo il semplice accesso. Ieri la protesta è esplosa con l'esposizione di quei manifesti a lutto - rimossi dopo qualche ora - nei quali i commercianti ormai paventano la chiusura proprio per l'assoluta mancanza di clienti. Qualcuno addirittura teme di non potere arrivare a Natale quando - come è stato promesso dal sindaco - la strada dovrebbe essere restituita ai pedoni e, forse, anche al transito autoveicolare.
In tarda mattinata è stato convocato d'urgenza il cosiddetto «tavolo tecnico» (vi fanno parte esponenti di Confesercenti, Confcommercio, comitati di quartiere, commercianti, gestori di alberghi e di un cinematografo, del centro commerciale naturale) per valutare la difficilissima situazione economica in cui si dibattono gli operatori commerciali del centro storico dopo l'inizio dei lavori di ripavimentazione del corso. Hanno infine deciso di chiedere l'accesso agli atti che hanno portato all'affidamento dei lavori e soprattutto la cronologia dei tempi di esecuzione fissati, com'è noto , in sei mesi. «Dobbiamo cercare - ha dichiarato polemicamente il presidente di Confesercenti Lillo Randazzo - di stanare il lupo dalla tana. Gli operatori non chiedono molto, ma il sindaco non è stato nemmeno capace di dare pillole di solidarietà a gente che sta affrontando una crisi senza precedenti e rischia seriamente di chiudere i battenti».
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