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Caltanissetta, assedio senza sosta al Camposanto

Poco alla volta quel che rimane degli oggetti in rame, vasetti ma anche grondaie, sta finendo nella disponibilità dei ladri prima e dei ricettatori dopo

CALTANISSETTA. Poco alla volta quel che rimane degli oggetti in rame al cimitero Angeli sta finendo nella disponibilità di ladri e ricettatori. Al camposanto è ormai un assedio senza soste che non risparmia cappelle gentilizie private e loculi realizzati da Comune e società di mutuo soccorso. Queste ultime, a lavori in corso, hanno deciso di utilizzare materiale in plastica al posto del rame per le grondaie esterne ai plessi funerari. I ladri adesso stanno "attenzionando" gli altri loculi, sempre realizzati in anni recenti dalle stesse società ed è dei giorni scorsi l'ennesimo furto di grondaie consumato nell'area dove sorge il monumentino dedicato al pilota automobilistico Albino Ferrara. Nella zona tutte le società nissene di mutuo soccorso possiedono grandi plessi diventati bersaglio dei ladri e letteralmente spogliati dei tubi esterni. Ovviamente in rame. Tutta roba facile da rivendere nel mercato dei ricettatori dove il metallo fa gola. L'ondata dei furti agli "Angeli" non si arresta malgrado i ripetuti appelli del direttore Vito Di Palma il quale, in tempi recenti, in una intervista al nostro Giornale - rivolgendosi indirettamente ai ladri - aveva sostenuto che al camposanto ormai restava ben poco da trafugare. E quel poco non è stato affatto risparmiato da una escalation senza fine che sta obbligando i nisseni a ricorrere a qualche sotterfugio per evitare brutte sorprese ordinando vasetti in plastica simil bronzo. Tutto nell'ottica di limitare i danni da quello che è diventato un vero e proprio assalto al cimitero Angeli dove tutto quello che è rivendibile viene sistematicamente trafugato. A maggior ragione il cosiddetto "oro rosso" al centro di una razzia incessante in edifici pubblici della città, ma anche in miniere e fabbriche dismesse.

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