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Caltanissetta, truffe allo Stato: annullate sei condanne

Cadono nel vuoto le affermazioni di colpevolezza per cinque imprenditori e un consulente finanziario perché i fatti sono stati adesso ritenuti prescritti

CALTANISSETTA. Colpo si spugna a sei condanne per presunte truffe ai danni dello Stato. È arrivato in appello a beneficio di cinque imprenditori e un consulente finanziario che, dal primo grado del giudizio, ne erano usciti con pene oscillanti da un minimo di un anno a un massimo di quattro anni. Ma adesso la corte d’Appello presieduta da Sergio Nicastro, così come proposto dalla stessa procura generale e dalla difesa, ha ritenuto i fatti ormai troppo datati nel tempo. Così da decretarne la prescrizione. Un verdetto che, nel concreto, ha fatto cadere nel vuoto la pena a quattro anni per Cristiano Paone; tre anni e sei mesi a carico di Onofrio Schifanella e Vincenzo Panebianco; due anni a Giovanni Panebianco; un anno con la concessione delle attenuanti generiche a Cristina Calegari (tutti e quattro imprenditori) e, chiude il quadro, il consulente finanziario Vittorio Sestito che aveva rimediato due anni e quattro mesi. Questo è stato il verdetto emesso nel luglio dello scorso anno tribunale presieduto da Antonio Napoli (a latere Antonia Leone e Walter Turturici), nell’accogliere, per grandi linee, le richieste dell’accusa.

I sei imputati (difesi dagli avvocati Walter Tesauro, Alberto Fiore, Ernesto Brivido, Gioacchino Comparato, Nino Grippaldi e Francesco Verri), ora come allora, sono stati tirati in ballo per truffa ai danni allo Stato, malversazione ai danni dello Stato e frode fiscale. A loro carico sono stati contestati, originariamente, anche un paio di episodi di falso in bilancio che, però, sono finiti in prescrizione già in precedenza.

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