GELA. Declassamento ed accorpamento dei reparti, portantini inabili, carenza di personale medico e infermieristico, sicurezza precaria tra le corsie ospedaliere. L’emergenza sanità in città è esplosa nella sua interezza, ieri, con un vertice in prefettura richiesto dai esponenti delle segreterie provinciali: Ignazio Giudice (Cgil), Emanuele Gallo (Cisl) e Enzo Mudaro (Uil). All’incontro di ieri hanno partecipato i vertici dell’Asp e il sindaco Angelo Fasulo. «È emersa la necessità di potenziare la sicurezza dei locali del Pronto soccorso e la necessità di un immediato incremento dell'organico medico – assicura il sindaco Fasulo - finora insufficiente. Gli organi di polizia hanno garantito che verrà aumentato il controllo presso il reparto di prima emergenza mentre il management dell'Asp ha annunciato il ripristino del servizio di vigilanza privata 24 ore al giorno.
L’organico del pronto soccorso sarà potenziato con l'immissione, a tempo determinato, di quatto medici che consentiranno un più regolare svolgimento dei turni. L'Asp ha confermato che entro giugno saranno ultimati i lavori di ristrutturazione e inaugurati i nuovi locali del Pronto soccorso». «Fra qualche settimana il tavolo in prefettura si aggiornerà – assicurano i segretari di Cgil, Cisl e Uil - al fine di verificare le cose fatte e le azioni intraprese anche con il coinvolgimento degli indirizzi dettati dall'assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, contro gli imboscati. Solo l'Asp può scovarli ed assumere provvedimenti sanzionatori consequenziali. Il sindacato – concludono - rappresenta i diritti ed i lavoratori onesti che hanno a cuore la salute del cittadino ed il servizio pubblico».
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